Scavi archeologici presso la Chiesa di San Vittore al Corpo
Il sagrato della chiesa di San Vittore è attualmente oggetto di indagini archeologiche, eseguite dalla Cooperativa Archeologia sotto il controllo degli archeologi della Soprintendenza, propedeutiche ai lavori per la linea M4.
Nei pressi si ergeva l’importante mausoleo imperiale già ritenuto di Massimiano (di recente postdatato ai Valentiniani alla fine del IV secolo), di forma ottagonale (simile alla Cappella di Sant’Aquilino in San Lorenzo), i cui resti si possono vedere vicino alla chiesa di San Vittore. Era ancora integro fino al XVI secolo come lo raffigura una veduta dell’epoca.
M4 ha individuato dei siti non occupati da costruzioni dove effettuare il consolidamento del terreno per la manutenzione della talpa escavatrice. È chiaro che il piazzale su via San Vittore presentava la possibilità di rinvenimenti archeologici di strutture ancora non accertate e sicuramente di sepolture, essendo questa una zona anticamente già di necropoli. Nei sagrati delle chiese è normale inoltre si seppellissero i morti.
Il ritrovamento di fine giugno consiste in un tratto di fondazione in ciottoli del recinto esterno al Mausoleo. Non può dirsi inaspettato, se ne conosceva l’esistenza, ma non la consistenza fisica, ovvero se ne erano rimaste tracce. Analoghi tratti di questo recinto insistono e sono visibili nei cortili dell’ex monastero degli Olivetani, oggi Museo della Scienza. Ora le indagini proseguiranno per capire la presenza o meno di altre strutture, per calibrare l’intervento di consolidamento del terreno. Ai resti di questa struttura di fondazione, si aggiunge il ritrovamento, del tutto normale, di sepolture e resti umani, che saranno studiati dal Labanof (Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense), diretto da Cristina Cattaneo, e forniranno informazioni antropologiche su questi milanesi lì sepolti.
Al momento le sepolture individuate, singole o plurime, sono semplici fosse scavate nel terreno e i defunti non sono accompagnati da oggetti di corredo.
I reperti finora recuperati sono inquadrabili in un ampio arco cronologico, dall’età tardoantica al XVI secolo.
È stata inoltre da poco inaugurata una mostra “Viaggio nel tempo al Museo archeologico con M4”, in collaborazione tra il Comune, M4 e la Soprintendenza, che illustra i ritrovamenti archeologici che hanno accompagnato sinora i lavori della metropolitana, un’importante opportunità di conoscenza per dare un messaggio che la modernità non è in conflitto con il passato che si riscopre.
Nella stessa chiesa di San Vittore è in corso il restauro condotto dalla Soprintendenza del transetto con i suoi importanti cassettonati e apparati decorativi.